Il cineamatore Giuseppe Lenzi realizza questo film “studio” in bianco e nero per provare la sua nuova cinepresa Canon a fuoco variabile, provvista di zoom. Si immerge nella campagna e nella natura per fare un test, evidentemente utilizzando dei filtri. Sarà anche uno studio, o forse lo studio del titolo è solo una scusa: ne esce un bellissimo film bucolico, dove gli animali, i fiori e soprattutto la compagna Grazia sono filmati con il sentimento affettuoso di partecipazione e prossimità che caratterizza il cine-amatore, colui che ama ciò che filma ed etimologicamente filma per amore. Lenzi è più sensibile della pellicola che utilizza ed è forse per questo che fa accompagnare le splendide immagini dalla Sinfonia Pastorale di Beethoven. Il romanticismo cineamatoriale è il massimo che si può ottenere. E il titolo segreto di questo film è quindi sinfonia pastorale.