La Marcia della pace contro l'aggressione americana al Vietnam del 13 marzo 1966 è un successo. Sono ventimila le persone che sfilano nelle strade di Bologna per la manifestazione organizzata dal partito comunista e dalla federazione dei giovani comunisti italiani. “L’imperialismo è fame e guerra”, "Né un soldo né un soldato agli USA”, "Via le basi militari dal nostro paese”, “Governo di Saigon = Repubblica di Salò”, “Viva il fronte di liberazione nazionale del Sud Vietnam” sono alcuni degli slogan stampati nei cartelli che le persone esibiscono camminando. Si sfila in modo ordinato e molto composto, inneggiando alla pace e all'indipendenza del Vietnam. L’anno prima sono iniziati i bombardamenti degli Stati Uniti nel Vietnam del Nord, i quali saranno presto il catalizzatore principale della rivolta giovanile occidentale. La rivolta avrà esiti dirompenti e la guerra segnerà un punto di non ritorno. Qui il clima della manifestazione sembra piuttosto da guerra fredda, in qualche modo irregimentato e in fondo poco spontaneo. Il cineamatore Oreste Baldi segue con attenzione la marcia filmandola in 8mm, poi nel montaggio alterna sarcasticamente le sequenze dei manifestanti con quelle dei leoni in gabbia e di un venditore di palloncini.