Giulia Simi presenta la figura di Patrizia Vicinelli e il suo rapporto con il medium filmico. Ammettendo la complessità con cui inevitabilmente ci si scontra nel voler riassumere il ruolo di Vicinelli nella scena artistica e sperimentale degli anni Sessanta e Settanta italiani, Simi ci illustra il modo in cui questa figura così complessa e al contempo sfuggente a ogni tipo di definizione si è fatta soggetto di pratiche artistiche, scritti ed esperienze cinematografiche. Una donna complessa che si posa non solo dietro, ma anche davanti alla macchina da presa: un corpo ieratico che diviene soggetto dello sguardo che è più volte cercato e indagato da molti filmmaker della scena sperimentale italiana.