Facendo riferimento al progetto «Fuorinorma: La via neosperimentale del cinema italiano», Adriano Aprà si sofferma sulle criticità dei meccanismi industriali della produzione cinematografica sostenendo la necessità di una riduzione delle produzioni e una maggiore attenzione ai vantaggi che la democratizzazione del cinema, possibile attraverso l'accessibilità alle nuove tecnologie, consente di produrre in termini di sperimentalismo ed espressione artistica.