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Filmare se stessi e la Storia: il caso della Famiglia Chierici

FAMIGLIA CHIERICI

Ludovico Maria Chierici si avvicina al cinema a partire dagli anni Venti acquistando una cinepresa Pathé Baby. Il padre di famiglia trasmette la passione ai figli che si appassionano al mezzo e producono una sorprendente quantità di film. Il punto di partenza è la famiglia e ruotano attorno a questa le vicende dei fratelli Chierici: storie, eventi, incontri, gite e viaggi, documentati molto spesso con una cinepresa amatoriale. Roberto Chierici, figlio del cineamatore Enrico e nipote di Ludovico Maria, rievoca la storia della cinematografia di famiglia commentando le immagini e raccontando una vicenda inedita ed esemplare. Quella dei Chierici infatti è una storia che, come spesso accade, pur passando dalla narrazione privata di una famiglia, riesce a raccontare il proprio tempo e la Storia che incombe nei contesti e nelle vite delle persone. La vicenda della famiglia Chierici infatti è indicativa del valore del film di famiglia in quanto non traccia solo le fila della genealogia familiare ma ci permette di riconoscere un contesto storico. In questo caso quello italiano che va dagli anni Venti agli anni Sessanta. Una storia che ci parla di amore, spensieratezza, amicizia e guerra. Un racconto prezioso che ci avvicina anche alla storia del cinema amatoriale italiano trasportandoci all’interno di contesti ufficiali e istituzionali come quello dei cineclub e dei festival di cui i Chierici sono stati protagonisti.